Strano
Strano,
lo schermo è come un bambino,
non so se dorme o mi ascolta;
mi alzo per bere qualcosa;
il bagno,
un po' di frescura,
rubinetto;
il telefono tace;
notte fonda;
non finisce mai;
e tu dove sei finita,
dove sei andata.
Le ore passano lente
E pigre,
un ora mi sembra,
un eternità;
notte interminabile.
Composta domenica 22 giugno 2014
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