Chiaro di luna
Sentendomi addosso
l'appiccicoso bollore
di un altro interminabile giorno,
dall'augusta camera
dei desideri mai vissuti
volevo fuggire dalla mia asfissiante vita,
inconsciamente ne cercavo la sua morte
nella fresca brezza del sontuoso giardino.
Da giorni era sempre notte
nel mio cuore svuotato,
il buio esterno entrava
dall'enorme finestra spalancata,
l'onirica visione della luna piena
non placava le urla di rabbia
del mio animo distrutto,
le tenebre vivevano dentro di me
già dal giorno che ero nato.
In quella notte insonne
la mia ombra non mi dava pace,
riflettere sul niente del nulla:
sarebbe stata
la migliore evasione
per non pensare a te.
Non sopportavo il chiarore nel cielo
mentre ammiravo la totale maestosità
sfoggiata dal tuo venerato corpo celestiale
ma poi non vedevo oltre
quegli affascinanti fasci di luce
che avevano accompagnato
il mio zoppicante cammino.
La tua stella era sparita
dal mio cielo stellato
per rinascere in chissà
in quale altra galassia,
il chiaro di luna offuscava
il ricordo della tua luminosità.
In un mio ritorno al passato,
per un breve movimento
del vecchio pendolo,
il tempo si era infatti fermato
e il mio sconsolato cuore
aveva smesso di battere
sperando soltanto
nel romantico sogno
del tuo ambivalente amore.
Un appassionato sorriso
era tuttavia ritornato
sul mio insofferente viso,
nel piccolo firmamento
del mio ristretto universo,
la debole luce della tua stella
continuava stranamente a brillare
tra le stelle di tutte le costellazioni
illuminando quel buio profondo
della mia anima
ancora ferita!
Composta mercoledì 25 giugno 2014
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