Stagioni
Evanescenti stagioni
frutti caduti da un Tempo
avaro d'arpeggi.
Caducità del giorno
nel solenne incontro
con apolidi mari
trascina con sé
diafane radici,
vorticando appena
sui porti dell'Assenza.
È melodia
Amico mio.
A noi la burrasca
che ora torreggia impavida
dalle vette del ricordo.
E'il mestiere della vela
Amico mio.
A noi il lamento
di un vento indecente.
Saldo il timone,
impugna il sole che sorge
lasciati cullare ora
dal volo di queste carezze.
Composta lunedì 17 novembre 2014
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