Solitudine
In pieno centro di un paese,
di gran turismo e grandi spese,
dove la gente è ammassata
sui marciapiedi e in passeggiata.
Svolto lo sguardo quasi per caso,
al terzo piano di un edificio,
sopra la soglia di una finestra
vedo una vecchia che si lamenta.
Rimango immobile e pietrificato
da quelle urla da disperata,
altre persone passano di lì
ma fanno finta di non sentire.
Loro hanno soldi solo per spendere
e se ne fregano della povera gente,
pensano soltanto a fare spese
e a divertirsi in questo paese.
Solo un prete che stava passando
e mi vide che la stavo osservando,
aveva un sorriso sulle sue labbra,
molto sforzato quasi per rabbia,
come se lui avesse già visto,
quella scena molte altre volte
e per questo fosse rimasto,
un po' troppo indifferente.
Mi si avvicina e mi spiega allora,
che quella vecchia è malata e sola
e dopo avermi detto queste poche parole,
era già sparito come le altre persone.
Sono rimasto solo io e quella vecchia,
ma con un pensiero dentro la testa,
in che mondo stiamo vivendo,
se non si aiuta chi sta soffrendo.
La morale di questa storia
è che quando saremo vecchi,
noi in un deserto o noi fra la gente,
saremo sempre soli ugualmente.
Composta venerdì 15 gennaio 1988
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