Un'anima stinta nel sangue,
senza più identità,
vaga senza meta
negli abissi più oscuri.
Una putrida larva senza
ragione di esistere,
con il cuore, annerito e
consumato dall'odio e dal dolore.
Le tenebre sul volto, gli occhi sbarrati
mentre inietta quel reo veleno
nelle sue vene.
Le unghie affondano senza pietà
nelle livide carni,
cercando di strappare lembi di pelle.
La bocca schiumosa si contorce,
l'ultima goccia di agognato torpore
lo pervade mentre senza sosta
incede il dolore che soffoca il respiro
e spegne la vita.
Gli occhi lentamente si chiudo al giungere
della morte,
il vuoto corpo si accascia al suolo mentre
l'anima sprofonda negli oscuri antri
dell'inferno.
Una musa maledetta,
una musa drogata,
quella di un vile poeta suicida.
Composta sabato 28 febbraio 2015
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti