A quelli che pensano
A quelli che pensano
che leggere sia tempo perso
perché hanno troppa fretta di arrivare,
che le parole non abbiano valore,
perché sulla bilancia non pesano nulla.
A quelli che ritengono
gli uomini di un tempo ormai superati,
perché non possiedono il giusto metro
per poter misurare lo spessore dell'oggi,
a quelli che darebbero schiaffi anche alle nuvole
per interrompere il loro inutile pianto.
A quelli che vorrebbero riempire il silenzio
perché è un insopportabile taglio nel suono.
A quelli che trovando un sasso, anche il più piccolo,
che d'improvviso gli sbarra la strada
lo scaraventano giù nel dirupo
senza fermarsi un poco a pensare.
A tutti quelli che pensano
che una donna
sia solo una pagina nel libro dell'uomo,
che i bambini coi loro sogni a colori
in fondo fanno solo rumore,
che nella tasca dell'uomo canuto
non sia rimasta più fantasia,
e che un fiore nasca per poi morire
senza un vero e proprio motivo.
A queste persone rispondo
che i mattoni di cui è fatto il mondo
sono stati costruiti attraverso il Pensiero,
riportato sui libri che ancor oggi ci parlano,
che le parole hanno grande valore
perché hanno cambiato il volto alla storia,
che gli uomini di un tempo hanno saputo lottare
e con la pazienza misurano l'oggi.
Che la terra, senza le nuvole
morirebbe subito d'arida assenza,
e che il silenzio è benedizione
perché fa nascere pensieri più freschi.
Che sotto il sasso, se sai guardare
cresce l'erba di un'idea per cambiare.
Che le donne hanno un'anima grande
che contiene tutto il sapere,
che i bambini fanno rumore
per insegnarti che la Vita è splendore,
che l'uomo canuto inventa ogni giorno
un modo nuovo di vivere il Tempo
e che il fiore vive e poi muore
per esprimere il suo canto al Signore.
Composta venerdì 24 gennaio 2014
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