Oh, vita mia mortale
Zuppa del mio sudore è questa terra agre
Tanto che se non piove, nasce lo stesso il grano
È la prosperità di queste spighe d'oro
che come le mie mani rivolte al cielo
sembran lumini accesi, tanto che non peggiori
Sono come dei figli quel che vedete
E ad ogni mietitura
Muore di me il sorriso
Nascendo come in silenzio, il pianto e il sacrificio
Oh, Vita mia che brami ancora nei mattini freschi d'ulivo, cedro e amaro
Oh, Vita mia mortale
Che mi costringi a prendere poi a dare
Siam come girasoli incatenati al suolo
Triste è il nostro destino e senza riparo
Costretti con spalle al sole per morire meno
Nell'ozio resterei nascosto
Fermo ad ammirare l'orizzonte e il mare
Meglio sarebbe se come i miei polli
Me ne restassi ad aspettare l'alba
Meglio sarebbe se ignorassi anch'io l'ultimo giorno
Meglio di me senz'altro la cornacchia e il falco
Meglio di me il gabbiano
Meglio di me che vago per infinite mete
Cercando nell'infinito i miei pensieri, invano
ciò... che non ci è dato di sapere.
Composta venerdì 16 giugno 2006
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