Ai re
Ai re
che dileggiano la poesia
con frasi di circostanza,
ai sovrani
che sporcano i mari
pisciando vergogna.
Agli dei
che giocano al perdono
mischiando le carte.
Ai principi
che dimenticano le favole.
Il trono, un tuono
da trincee scavate
con le ossa.
Dentro chiese
consacrate alla rivolta
abbiate cura dei vostri nomi,
si fa strada
l'eco della verità.
Composta mercoledì 15 aprile 2015
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