Ancora tu, luna
Luna,
misteriosa e brillante,
sempre regali, malandrina,
il tuo servizio agli amanti,
e concedi soltanto, egoista,
un pallido bagliore ai miei ricordi,
attraverso le persiane socchiuse
nel caldo della sera.
Sei la stessa di un tempo lontano,
sei menestrello di utopie
come quando regalasti un sogno
che si è perso come bolla di sapone,
bella, colorata, ma evanescente
e troppo fragile per non svanire.
Sei ancora in alto, curiosa, in attesa,
come quando leggevi i nostri pensieri
mentre sapevamo di guardare, distanti,
lo stesso cielo.
Malinconica è la memoria
mentre mi fai volare ad occhi chiusi
verso mete irraggiungibili
dove l'illusione diventava concretezza,
poi, ancora vestita di emozioni,
dopo il tuo calare all'orizzonte,
grido al bianco dell'aurora
che per un attimo ho vissuto felice
la mia realtà sognata.
Composta domenica 2 agosto 2015
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