Nel vitreo mattino
che erodendo sfiorisce,
traspare
degli anni sbiaditi
l'immagine lieve.
Un'onda,
un'altra onda,
uno scorticar di scogli,
un gorgoglio.
Ed è continua risacca.
Spando dei miei inverni
il ricordo
che trasluce.
E di te,
solitudine,
le gelide braccia
recingo.
Composta mercoledì 5 agosto 2015
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