Paura
Ho pura di te, cielo,
muto spettatore dei miei desideri
delle mie rinunce
di quella vita non vissuta ma tanto desiderata.
Ho paura di te, terra,
che calpesto indecisa con il timore di cadere
e rimanere schiacciata dal tuo peso
e non potere più alzare lo sguardo
su questo mondo irreale.
Ho paura di voi, signori,
che non riesco a comprendere
vi guardo e mi sembrate tanti burattini
che si muovono guidati dal lungo filo spezzato dell'egoismo.
Ho pura di te, Giusy,
del male che ti fai
con le tue scelte non compiute
la tua rassegnazione assurda
la tua solitudine voluta.
Non posso e non voglio continuare
a combatterti come una nemica capricciosa
ma, inspiegabilmente, ho terrore della tua indifferenza.
Ho paura di te, mia carissima nemica,
della rabbia cieca
dell'inspiegabile sensazione delle mie mani vuote
della mia voglia di gridare basta
del mio rancore verso me stessa
che tu sai solo fomentare.
Ho paura di te, futuro,
così lontano ma così terribilmente vicino
nella tua incertezza
che aspetto racchiusa nel mio piccolo mondo
tra le pareti dei miei sogni odiati e desiderati.
Composta martedì 8 settembre 2015
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