Il risveglio
E fu così che mi destai.
Il mio corpo embrionale giaceva ora
avvizzito,
nel bianco ordine d'ospedale,
tra facce vacue
e odore acre di disinfettante.
Mi destai così.
Con il cuore d'un epilettico,
lo sguardo d'un folle,
e la forza di un sano, spumavo
rabbiosa
per il commesso sopruso.
E come Frida Kalho
rividi il mio ventre
aperto, stracciato, derubato.
Mani anonime
celate da guanti in lattice
vi succhiavano via i primi aneliti d'un figlio.
Quale atto d'incoscienza,
Quale sentore di paura
(o codardia?)
avevo permesso a me stessa?
Mi destai
come si destano i morti
poiché deceduta era in me
ogni vana illusione di vita.
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