Alle parole, con le scuse
Arrivo ad un punto in cui devo buttarvi fuori,
anche se so che mi pentirò,
avrò ripensamenti.
Adduco mille scuse
per fare,
non fare o rimandare.
La confusione,
la mancanza di spazio.
Il doverlo fare e basta.
Ma poi perché.
Io non lo so.
O forse sì,
è come un vomito liberatorio.
E dopo vedere il vuoto
dove prima c'era qualcosa
che per quanto fosse poca o tanta
era sempre troppo.
Ma era un vomito,
rimane il puzzo.
Composta mercoledì 11 novembre 2015
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