A Valeria
Infausta e ingrata sorte toccò
a te, Valeria, quella notte.
Tu che ti chiami come la figlia mia,
destinata fosti a ingiusta morte.
Tu che dell'Italia sei l'orgoglio e il vanto,
ricevi dalla nazione l'accorato compianto.
Portasti il tuo conforto ed il tuo cuore
dove han seminato odio e rancore.
Tra gli angeli riposa, dolce creatura,
e di lassù scongiura a noi il male
e del demonio la presenza infame.
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