La molletta del male
cui resta appeso solo
il panno del respiro
e il corpo tra le pieghe
che lì confusamente
vorrebbe ricomporsi...
Non più libero l'urlo,
se proteso in avanti,
indietro dopo torna,
fa poi spuntare il chiodo
nel punto più preciso,
nel cavo della carne
ferita di ruggine
dove se si incontrano
per caso anima e sangue
si va in cortocircuito,
si firma allor la fine.
Composta domenica 29 novembre 2015
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti