Canto stonato
Sfioriranno
le loro braccia
come rami cadenti,
mai più mi lascerò
trascinare
dal loro vento.
I miei occhi
non volgeranno
lo sguardo
a ciò che è stato.
I miei candidi voli
non toccheranno più
la loro perfida gioia.
Non hanno saputo assaporare
non hanno saputo amare.
E non mi importa
se quel giorno
non avranno più
il brillare della mia luce,
mi rimpiangeranno
tra quel loro sole
seminascosto,
senza un vero domani,
mentre io,
trasformerò i miei raggi
in foschie impenetrabili
dove, non offrirò visione.
Li lascerò muovere
nel vuoto
fra gli approdi
del nulla
ed aspetterò
di scandire il loro vento
che si disperderà
senza accordi
nella foresta
dei canti stonati
fra i loro alberi scheletriti!
Composta sabato 2 gennaio 2016
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