Ancora nulla
Negli occhi
niente,
sguardo
silente.
Nella gola
lo stelo
d'un bocciolo
di vetro.
Sul torace
rami,
spine
tra le mani.
Il dolore l'ha preso,
è disteso su un fianco
lontano dalla collina,
Solitario è stanco.
Brucia la ferita
o ciò che
ne resta?
Sanguina l'abbandono
e il ricordo alza
la testa.
Fa rumore di pietre
quell'agonia,
persino per piangere
si percorre una via.
Non cerca altra
mano
mentre si spegne,
ma se la morte si
sconta,
è alla vita che si rende.
Sul torace
sangue,
poggiate sul cuore, quelle
mani stanche.
Nella gola appassisce
ciò che nel cuore
marcisce,
è utile piangere
prima di cercare l'ignoto:
lo sguardo punta,
ma riflette il vuoto.
Composta lunedì 7 aprile 2014
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