Una rondine non fa primavera!
Vette imbiancate
che si stagliano in un mare blu
l'usignolo gorgheggia e sgambetta
ancora implume,
un camino che fuma
una nuvola bianca si eleva,
lenta, ieratica, eretta
di un bio conclave
il prato verde brilla di rugiada
mentre un merlo ardito
raspa arruffato la zolla appena arata
e qualcosa si muove,
il dono della terra, un invito
che col becco estrae piano
con cautela, è il suo pasto quotidiano
un vermetto roseo gli attorciglia
il becco quasi avesse capito che
il suo percorso di vita fosse
ormai finito!
Una rondine tardiva e solitaria
torna al suo nido ormai
vuoto nel cascinale avito
pensa con nostalgia la nidiata
aviaria che petulante e assillante
pigolava ma ormai volata
in attesa del pasto di semi o insetti
che imbeccava impastati con la bava.
Ma il generale inverno è ormai alle porte
restar ancora per lei è rischiar la sorte
Decolla lanciando l'ultimo strido
diretta a est al suo prossimo lido.
Composta lunedì 22 febbraio 2016
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