In viaggio con... George Dennis
Il Canuto viaggiatore
guarda le colline speziate di ginestre
l'odore della terra bagnata da una lieve pioggia
entra nella sua pelle
la sua matita ferma l'immagine del tempo
i suoi passi rompono l'attonito silenzio secolare
George Dennis si trova davanti
le spoglie opime di Veio
l'antagonista della stirpe di Romolo
il viaggiatore del tempo
si ferma... il suo sguardo spazia verso l'orizzonte
che prende la forma di montagne a oriente
e intorno fertile terra, orgiata da messi dì grano
Dennis chiude gli occhi
ode ancora il canto sommesso dell'etrusco
che si perde in un mare di papaveri rossi
un piccolo bambino lo guarda curioso
gli corre incontro, lo accarezza con tenerezza
gli sorride e poi sparisce
io sono tornato sulle ombre di George Dennis
ho chiuso gli occhi
ho preso la matita... e ho fermato il tempo
Il tempo dei ricordi, di sorrisi arcaici
di terre lontane al di là delle stelle, e delle colonne d'ercole
si è fatta sera, la terra sa di bagnato e di storia antica.
ripercorro il sentiero che da Campetti porta alla cascata del Piordo
ritorno con i pensieri al racconto di Dennis
e al ricordo del bambino di Veio
forse quel bambino... ero io.
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