Randagio
Non mi volterò indietro,
né sarò il tuo Dio impietoso,
ti abbraccerò per l'ultima volta
oltrepassando la soglia incerta del destino.
Ti scaglierò addosso la mia maledizione
come afa sorda trasalirò al tuo petto
e sarò linfa insonne delle tue notti d'estate.
Mi travestirò come tenebra nel lungo giro del cielo.
Ingorda e maldestra attraverserò i tuoi giorni increspandone la carne.
Salice, ramo, luna gialla, trifoglio,
beffardo giro della vita,
tutti diranno questa donna è malata.
Vieni a prendermi,
questa è l'ora in cui con occhio caldo di rapace ti guarderò,
sfinita ti lascerò irrompere come veleno.
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