Notte bianca
La notte
dietro i vetri
osservo i fari dei lampioni solitari
baciare la strada deserta.
Lo sguardo
fissa il freddo della strada
e la mente fugge il corpo
e si ritrova
prigioniera della notte.
Seviziata e abbandonata
dai fantasmi nascosti dietro le siepi nere.
Fantasmi bianchi come fumo
col tuo volto e le tue mani.
Lo sguardo ancora fisso
ritrova l'alba
che ha cacciato via
fantasmi e ombre.
La mente
ancora ossessionata dalle visioni
ritorna mesta al corpo.
E mi ritrovo lì
dietro i vetri
con la testa appoggiata al muro
un libro in mano
una lacrima trattenuta.
È mattino.
Composta domenica 29 maggio 2016
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