Ti tengo stretto a me
come soltanto io oso fare
e non lascio scorrere la tua paura
sui miei seni,
per restare a terra ancora un po'
non ho bisogno di parole.
Ho deciso di intrattenere il mio fiato
lungo il sentiero più arguto
e le strettoie d'argilla.
Posso sentirti amare
e conosco i tuoi dubbi a memoria,
ma so chi siamo.
Qualche nube chiama la tempesta
e il cielo si annichilisce per farci spazio.
In questi tempi fragili,
io penso e mi faccio male.
Nessun desiderio si presenta senza
il debito dell'assenza.
Composta mercoledì 13 luglio 2016
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