Lettera di una figlia alla madre
Vidi i tuoi occhi volare nel mondo,
carezzare la luce,
incrociare il tramonto;
e il dolce sorriso raggiungere il sole,
riflesso che incanta,
che lascia a noi tutti esempio di forza,
di buona creanza; d'eleganza e virtù.
Ecco che in cuor s'infiammò l'utopia,
cosa ne sarà della vita mia?
Mi resta il ricordo: dà forza al pensiero;
mi chiudo in silenzio e vivo di te.
Vivo per te che donasti la vita,
il senso del bello,
percezione di calma,
d'umiltà infinita.
Ora ti ammiro nel giorno autunnale
e scorgo il sorriso,
il volto cordiale.
Mi manchi mammina; mi manca il tuo affetto,
mi sento da sola,
non posso toccarti e stringerti al petto,
non riesco a pensare che te ne sia andata,
lasciando la valle che offusca il pensiero,
rendendolo inerme fino allo spasimo.
Mi lasci da sola perché ti han rubata.
E al cielo ora guardo,
per inviarti un saluto.
Alzo la mano, vedo un bel sole,
si tuffa nel mare e luccica in cuore,
brilla il sorriso, brilla il tuo volto, avverto l'abbraccio,
bacio la mamma, vorrei non finisse, ma or devo andare,
ti porto con me, tra il cielo ed il mare.
Addio mamma.
Composta martedì 4 ottobre 2016
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