L'ansia
È l'ansia
a non darti voce,
a renderti prigioniero,
ad opprimerti i sensi,
a rubare momenti alla vita.
È l'ansia,
a rendere accecante la luce del sole,
opprimente il buio della notte,
soffocante l'aria che respiri.
È l'ansia,
a rendere lontane,
le mete da raggiungere,
infinite,
le distanze da percorrere,
fermo,
il tempo delle attese
è l'ansia,
a insinuarsi prepotente e parassita,
nel trascorrere veloce della tua vita,
lei,
taciuta e meschina ladra di te stesso, vigliacca,
ed opportunista che ad altri,
sai mostrar forme diverse.
È l'ansia,
che impone il suo volere al tuo cuore,
che ti rapisce il fiato prima di incominciare a correre.
È l'ansia,
a decider sei sazio,
se hai gioia,
se hai dolore.
È l'ansia,
a godere della tua esistenza, delle tue emozioni,
ad essere protagonista nella malattia.
È l'ansia,
la compagna fedele e lo sarà tale fino al giorno in cui la gentil morte,
chiederà permesso ad essa, di lasciarti libero,
di andare...
io, ho paura solo di me stesso dell'ansia.
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