Risveglio al mare
L'alba mi sveglia, divampa lì incendio,
di fronte a me, profilo di onde
ricordo che bussa, tra memoria e incoscienza
immobile fuggente
creste azzurre abbracciano, valli colline, rosse zolle
sabbia, terra, foglia... scompare il tempo.
Nessun pensiero, anima di sasso
padre mare accogli il canto.
Nuvole gravi, solcano le agitate onde.
Antichi pirati, ansiosi al varco sguainano sciabole e urli
di fronte a me, apocalittica visione, di sangue e pane.
.
E il vento, intanto scuote e versa
avvia la danza: impazza spazza spiffera e canta.
Fili d'erba già secchi, foglie stanche vissute, tronchi feriti, incauti eroi.
Sfidano coraggiosi, l'onda imperiale,
piegati e fieri giovani vecchi, van verso l'orsa maggiore.
Ora, il cielo è più azzurro, s'è fatto chiaro e devo andare
vi prego credetemi, non son folle
racconterò che tra le montagne, stamane, ho visto il mare.
Composta lunedì 7 novembre 2016
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