Celestiale è
Celestiale è 'l color della speme, mai muore,
nutrita al levar del mattino,
disacerba 'l rancor suffragato dal male,
di candor fanciullesco s'avvolge.
Emulando parvenza del mare,
già sottratta in partenza al cielo ceruleo,
estorce la tinta cangiante,
nell'intenso desio di rinascer costante.
Nel celeste mantel virginale
si cela, nell'intento di trarne conforto,
la preghiera che sale è sagace,
cita l'inno a schiacciare il serpente.
Celestiale è la nota d'intenso vibrare,
ch'ancor s'ode, nel porre l'udito,
quale musica astratta, nel cosmo sapiente,
un sussurro vitale che prende, struggente.
Linfa fresca infiamma le vene,
nel tripudio di coglier respiro,
nell'immenso fluir di quel canto ancestrale
stimolante 'l coraggio interiore.
Celestiale è l'amore che smuove ogni dove,
che v'è intriso, nell'intrinseco spazio,
ch'ha certezza soltanto sentito nel cuore,
quale magico incanto perpetuo e sgorgante.
Immortal tale fonte primaria, di suono si tinge,
negli armonici accordi che giungono all'io,
gorgheggianti com'echi ch'espandono l'aere,
risponde fervente 'l palpito d'un cuor nascente.
Composta martedì 13 dicembre 2016
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