Il primo Venerdì santo
Giunsero i Cavalieri dell'Apocalisse
in un pomeriggio di tempesta
mentre un vecchio cantava la vita
guardando un bimbo dalla finestra.
I cavalli non avevano briglie
su strade con statue di bronzo
nitrivano con raffiche di nebbia
incontro all'uomo pieno di silenzio.
Per la folla fu un giorno come tanti,
per alcuni fu un giorno di rimpianti.
Un velo si squarciò nel tempio
cadendo trenta monete d'argento.
Il governo di turno si lavò le mani
scartando una verità che scottava.
Gli amici si rintanarono dispersi
in angoli oscuri pieni di spavento.
Si udì un grido, un tuono, un lamento:
morì l'Uomo e il mondo pianse contento.
Fu questo il nostro primo Venerdì Santo
quando noi accendemmo una fiaccola.
Il nuovo calendario iniziò da zero
la sua marcia di virtù e mistero.
Aspettiamo i Cavalieri dell'Apocalisse
cavalcare su nuovi cieli senza eclisse.
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