Io
Io
che non mi osservo più allo specchio
per non scorgere i segni dell'età
e fare i conti col tempo che, inesorabile, sciama.
Io
che faccio a botte con la mia sensibilità
nel desiderio di tramutarla in acrimonia pura
per non soffrire ancora.
Io
che quando i miei occhi si colmano
di lacrime mi limito a fare spallucce
nell'autoconvinzione
che bruciano per la polvere.
Io
che ogni volta che inciampo
nelle trappole della vita
non mi spiego dove attingo
la forza per rialzarmi
e il coraggio per andare avanti.
Io
che nella mia incomprensibile incoscienza
continuo a sfidare la morte
dimenticandomi che in gioco c'è la vita
nella bramosia di una "normalità" solo apparente.
Io
che molte volte non riesco ad accogliere me stessa
e con la quale non ho ancora imparato
a convivere senza conflitti.
Io
che ho saputo trasformare
i miei sogni in mete conquistate
e le mie ambizioni in orizzonti luminosi.
Io
che mi perdo dentro mille pensieri confusi
dove il mio passato danza col mio presente
che, ineluttabile, si aggrappa al mio futuro.
Io, io e poi?
Io e il mio tramonto che può, ancora, essere un'aurora.
Composta domenica 7 maggio 2017
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