Da che respirai a pieni polmoni
Da che respirai a pieni polmoni fragranze di rose
quanti sono gli anni passati,
quanti petali e ciuffi
poi il vento ha strappato
al petto e al crine di giovanili speranze portandoli via!
Tra sassi e streppeti, stanche membra,
aggirandosi tra ricordi, vitali tremiti
cercano in una sterile ascesa
di duri e infittiti silenzi.
Solo un cigolio di anni, di tanto in tanto,
stridulo ancora risuona
lungo una solitaria strada senza ritorno,
solo malinconie indelebili
come scarabocchi imbrattano
le nivee pagine dell'anima mia!
Non basta, non basta la speranza
a ricomporre quanto il tempo disfa
con le sue nefande devastazioni ricorrenti!
Non può la cenere ritornare ceppo
e il ceppo tronco, non può il fiore avvizzito
espandere la corolla se gli stami
non smettono l'incessante morire!
Tutto è uno scendere infinito senza salire.
Senza riposo, polvere, traspirata dal tempo,
sulle cose si addensa e, ne sommerge l'essenza.
Cristalline trasparenze offuscate
cedono il passo ad obliqui profili
dalle oscure movenze!
E mentre perdute presenze
salpano per sempre per mete d'oblio
tra tristezze nuove e antiche, il cuore
afflitto si mostra sciogliendosi in pianto
in uno sfioro d'angoscia.
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