Insurrezioni
È da molto che spendo
i miei giorni allo scuro!
In fuga dal mio rinchiuso,
come una volta, domani,
seguirò una rotta solare,
estranei mi fisseranno
occhi schivi di donna
trapassandomi il cuore!
Ossigenato dai giardini
dei cortili circostanti,
invasivo alle narici
mi raggiungerà l'olezzo
che si diffonde dai fioriti
tralci protesi oltre
le infocate ringhiere.
L'orma dei miei passi
su polverosa redola, dirà
che di lì un uomo è passato.
Avvisterò qualche sparuto
passero che, al dispiegarsi
della mia ombra silente,
alipede, spiccherà un volo.
Grigioverde lucertola
immota in oziosa postazione,
vedrò poi spaventata svariare
per il brullo muro crepato
alla ricerca di un latibolo
fidato che tutta l'accolga
riparandola dal rischio
di un accadimento temuto.
Domani, una svagata occhiata
lancerò ai cartelloni ingialliti;
sedotto dal fragrante richiamo
di una tazza di caffé spumoso,
stanco, mi fermerò in un bar
a contare i gelati che si sciolgono
tra le mani accaldate di bambini
avvampati accorsi in frotte
dal popoloso rione vicino.
Domani sarà un trasgredire!
L'innesco di un moto riottoso
avvierà una covata rivolta,
capovolgerò le mie malinconie;
ad un'insurrezione aderirà
questo cuore orfano di sole
e di oscurità prigioniero.
In un mondo di piccole cose,
un altro sarò per un giorno
meravigliando me stesso!
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