Paese nostro a mio Padre
Nel nostro paese
scrosci di ricordi emigrano,
dalla cima del Pianaccio
le sorgenti si posano nel verde.
Ascoltiamo i suoni lemmi della cascata
e attendiamo spensierati i giorni,
gli spazi di brina e rugiada
sorridono al primo tocco di campana.
Dormono i nostri anni col fiume Reno
nel ricordo di pelliccia e pinne,
ora niente esce, ma tace
in ogni suono che riposa.
Tutto si sta tramutando nel silenzio
e niente viene acceso ormai,
le impronte della gente comune vengono sciolte,
da quel bicchiere di acqua Silva.
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