I miei tanti sogni trafitti da raggi di luce fioca
lanciano i loro lunghi tentacoli sul mio corpo.
Le ombre notturne diroccano il mio castello,
costruito sulle spiagge della vita sotto la luna,
che attira in alto gli aliti vitali della nostra morte.
Nel silenzio di voci senza volto sbocciano fiori
che profumano le pareti di vetri alti e colorati.
Sento canti che riecheggiano in ampie caverne
dove i sogni si rifugiano sotto ali di esseri celesti.
Non ho capito se sto sognando o sono sveglio
in questa notte dove il freddo batte alle finestre.
La luna sta giocando con tante nuvole terrestri
mentre io mi diverto correndo dietro fantasmi.
Le notti sono spesso il rifugio di versi non scritti,
di parole nate dal cuore ma con gli occhi spenti.
Sono la culla in bianco e nero di amori appassiti,
di sogni vestiti da vecchio pagliaccio che ci sferza,
uomini che non vogliamo essere sempre gli stessi.
Composta giovedì 8 febbraio 2018
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