Sono nato sulla madre terra
a contatto d'un respiro antico,
all'ombra di un muro diroccato
ascoltando il cuore e le ferite.
Mi ha baciato la luce di ieri
mi ha abbracciato anche il domani.
Il mio primo vagito è nel giorno
in cui nacqui in attesa del tramonto.
Sono figlio della madre terra
piena di profondità sconosciute.
Forse un fauno sarà mio padre
o un Dio di foreste sconosciute.
Camminerò su nuvole del cielo
ascolterò i venti d'oltremare
maturerò con i frutti tropicali
per dare un seme alla vita.
Sono nato sulla madre terra
a lei ritornerò con mani vuote.
Grazie per quello che hai fatto
in quest'uomo senza rancore.
Composta giovedì 30 novembre 2017
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