Rimane sia il silenzio che il cappello
Conta tutte le scale da cui cadi
e le ferite chiudile agli armadi,
dove nascondi tutte le emozioni
che lasci uscire, un mondo di ragioni.
Sacchi di sabbia accendi, col pennello
colora la tua rabbia, dal coltello
che sgorga sangue, scritto sulla pelle
dove compaion segni, con le stelle.
Ridi del cuore immagini a canzone
che inventerai ogni volta in delusione,
stringi nel petto quanto senti adesso,
foss'anche niente in pugno che un riflesso.
Prendi quel tuo sorriso tra le mani,
conducilo ad esplodere al domani,
tra carta in pezzi, ruggine ed inchiostro,
e cento e mille maschere di mostro.
Dal vento lascia correre le dita,
affida al condannato la tua vita
e sentirai che poi il momento è giunto
per poter dire addio, chiuso da un punto.
Rimane sia il silenzio che il cappello
a salutare strofa e ritornello,
l'ultima nota perde la battuta
togliendo il tempo...
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