Scritta da: Rosita Matera

Migranti

Nell'occhio del gabbiano
il riverbero di una nave
che sta per salpare,
chissą per quali terre.

Uomini e donne
si affollano
alle ringhiere del mondo
per la vertigine che preme e non da tregua,
per non cadere nel vortice del nulla.

Mani libere
per fare il segno della Croce,
e poi un tuffo
chissą per quali genti,
chissą per quali giorni,
chissą per quali luoghi,
in cerca di un posto dove poter sostare
per guardare il mondo senza fiato corto

... perché un uomo solo
č un uomo perso,
perso e solo in mezzo al mare,
in mezzo agli altri,
in mezzo al nulla,
con la paura di parlare troppo forte,
di guardare troppo fisso,
di stare al centro di un mondo
che guarda ma non vede,
sente ma non ascolta,
che possiede tutto
ma non sa dare un valore
a vite in sospeso che non fanno rumore,
tra la folla che giudica ma non con conosce
i moti dell'anima e le sue angosce.
Composta martedģ 5 giugno 2018

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