Oh mia primavera!
Dimmi lampeggio di pupilla bruna
da dove oggi giunge la brezza sottile
che amorevole il cuore accarezza
e come scosso ramo lo fa tremare?
Congedatosi l'uggioso inverno,
con nuovi tratteggi e sfumature
di verde si va ridisegnando la vita
con alacre passo riprende vigore.
Altra cromìa di filigranate sensazioni
ravvivano l'errare dello sguardo rapito
or che animula attonita svaga
tra madreperlacei colori!
Oggi non iroso spumeggia il mare,
brilla il verdello tra prosperi pomari,
dilaga e ondeggia, tra incolti campi,
il rosso dei papaveri
pacati parlottano gli esili rivi dei botri
Oh precoci annunci di primavera
riscossa della povertà della terra
che ubertosa si arricchisce di fiori;
emozioni che accestite e rinverdite
rose e gerani alle finestre del cuore
spalancato, da cui lungimirante
una speranza ben salda festeggia
un divenire di pensieri con occhi
intrisi d'amore e di illusioni!
Riprendimi solare tepore,
dilata i miei atri di dolcezza,
innalzami fino alla bellezza pura
tra fermenti di luce e di chiarori;
circondato da riverberi e coriandoli di sole
trepido e irraggiato, dello sbocciare
di un nontiscordardimé fammi testimone:
addolcito dall'evento, poi lo raccolga
e sopra come suggello regale vi imprima
l'impronta di un casto bacio augurale
prima che in dono, lo offra al mio amore!
Ah questo apprendere dal viver non vano
senza fine per me vecchio scolaro svogliato!
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