In memoria di Pino Caruso
Quel fragor di zagare
ch'ancestral pelle di Trincaria fiera pervade
in me giacque e sempiterno giacerà signore
d'umorismo sano complice
e d'un intonso e diacronico amore.
Sicilia mia, d'amarti ogni frammento d'alma mia,
fu dal vagito mio prim aduso
so che mai mi oblierai né scorderai quanto t'amai e t'amo,
tuo Pino Caruso.
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