Ti saluto oscurità,
sono qui per te: voglio parlarti,
poiché ho una visione che fa dolcemente rabbrividire,
mi ha sussurrato la verità nel mio sonno,
e la visione che ho avuto è germogliata nella mia anima,
ancora persiste, la sento:
nell'assordante suono del silenzio.
E nella fioca luce vidi,
migliaia di persone, forse più;
persone che parlavano senza dire niente,
persone che sentivano senza ascoltare,
nessuno osava disturbare ciò che nessuno udiva.
Il silenzio cresce come un cancro,
non ci sono parole che possano essere, da lui, ascoltate.
Prendete le mie braccia: potrei raggiungervi.
Ma le mie parole caddero in silenzio come gocce di pioggia
e riecheggiarono nelle sorgenti di ciò che ci ostentiamo a non capire.
La gente si inchinò e pregò
il Dio che non avevo chiamato.
Una luce proiettò il suo avvertimento,
tra le parole che stava delineando,
e l'insegna indicò: "le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane".
E sussurrò, di nuovo, nell'assordante silenzio".
Ma nessuno sembrò capire.
Nessuno.
Composta mercoledì 3 aprile 2019
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