Vecchia macchina da scrivere
Toc toc toc
Vecchia macchina da scrivere
Ti ho ritrovato finalmente eri lì nascosta nella mia soffitta
Quanti ricordi
Ne abbiamo fatte insieme
Di cosa?
Di lettere naturalmente
Quante battute,
quei tasti così rigidi
mani imbrattate di inchiostro
a volte rosso a volte nero
Molta attenzione quando scrivevi perché correggere era un problema
Dovevi cambiar foglio e ricominciare
Ahi!
A volte mi hai fatto penare,
vietato sconfinare, massima attenzione a quei margini
e quel rullo, quante lettere marcate impresse su di lui,
il suo rumore... rimbombava forte
nel silenzio assoluto solo quel forte battito di tasti...
Ma come sei bella,
tutta nera maestosa,
pesante
Pezzo raro oramai, quasi da museo
Ma tu sei mia e resti qui
Anzi sai che faccio ti tiro fuori
ti metto in mostra
Racconterò di te,
delle nostre battute,
i nostri errori incancellabili
l'odore di inchiostro rosso e nero
e soprattutto della tua pesantezza,
sì non era facile portarti in giro e rimanevi lì sulla mia scrivania ad aspettare che tornassi, a pigiare forte quei tasti... Toc toc toc...
A scrivere.
Composta venerdì 26 aprile 2019
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