Solamente sola
Ozio annoiata su questa invenzione fatalmente letale,
scovandoti nei meandri della mia mente accoppiati con i cunicoli del cuore.
Sei e vivi prepotente senza tua iniziativa,
nell'anima sfatta,
nel tumultuoso quotidiano,
in uno sporco corpo.
Domini e tessi
i fili di una maglia che s'impiglia,
si allunga e dilunga,
strozzandomi conscia
di una maliziosa intenzione.
Cacciatore di identità disperse,
chi sei tu se non il lupo di mare
di quel famoso venerdì.
Abbandono l'infernale arsenale,
mi scontro e corro,
mi chiedo solo cosa ne sarà di me.
Fra tanti sarò nessuno,
il nessuno di nessuno,
finalmente libera,
evacuata dai sentimenti,
quelli che forse menti,
serpenti ardenti che ricordi saranno.
Desta da un sogno,
il cielo al mio cospetto,
figlia di un ponte che mi sovrasta armonioso,
un'identità abbandonata
e dentro di me l'amore
per una concreta lurida esistenza che bolle di dignità.
Composta domenica 21 luglio 2019
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