Noia
Ad ogni declino
o ad ogni sosta,
causa l'oblio degli dei
o il canto pigro del diavolo,
come una sottile fredda pioggia
dal nulla scendi ghiacciandoci le ossa.
Spegni e rispegni antichi calori,
sei l'alba dei più banali splendori.
O noia, mia fedele nemica,
tu non sai che lacerando il mio corpo
dalle crepaglie la mia anima s'invola
lasciandoti come preda una carcassa vuota e presuntuosa,
così vuota... da fare riflettere anche te.
Composta domenica 30 novembre 1980
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