Il giorno dopo il dolore
Ho imparato a mentire,
tessere trame di vite fasulle,
cucire ragnatele di fragili scuse.
Spesso lo richiede la vita
per sopravvivere.
Ma ho avuto buoni maestri:
i miei quasi amori,
insegnanti di un tempo strappato,
capaci solo di respirarti l'anima,
incapaci di sciogliere
quel vuoto denso
che ho dentro.
Ed ogni volta che se ne vanno
lasciano un cuore da rammendare,
un letto i cui cuscini fanno male,
una vita cambiata in pianto
che abita un mondo cieco.
Chissà se è possibile cogliere un fiore
il giorno dopo il dolore.
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