Quando sono presente
a me stessa, mi attraversa
un impeto, una foga,
e vorrei abbracciarla
questa donna,
così smarrita.
Le accarezzerei
la testa, china,
le porterei il futuro
che non si aspetta.
Liberarla dalla morsa
tenerla a galla,
via dalla melma
che la circonda.
Le darei forza e una corazza
perché la sua nudità
è un anatema.
Composta mercoledì 23 aprile 2014
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