Scritta da: Rossella Venusto

Preghiera pagana

Occhi ardiscono
sparite lontananze
penombre inargentano
attese disperse sulle palpebre
respiri di nuvole spoglie
franano sulle nostre lastre infrante
il seme disseccato sulla carne
feconderà le colpe e il frutto,
lo chiameremo sangue

sia fatta la volontà delle mancanze
del fiore appena nato, appassito
nel prato inaridito e cocente
della fragilità della mente
della vita fatta niente
di ogni madre ferita da spine di rose nel ventre
e di tutti gli istanti che diventano gocce

sia fatta la volontà del cielo
del buio del lampo del tuono
del nero frastuono
della bellezza crollata
della memoria
e di ogni parola aperta astrusa
incompresa richiusa, allineata
sui bordi dell'esistenza
sperando che una qualsiasi eternità
la possegga

sia fatta la volontà di ogni preghiera cieca,
disperata e speranzosa
urlata o taciuta
dalle ginocchia spalancate, devastate della sera.

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