L'immaginavo già.
T'avrei sfiorato la testa ed i capelli,
con il dito ricalcato
le linee del viso,
t'avrei annusato come si fa con le cose buone,
e t'avrei amato:
Dio mio quanto t'avrei amato!
Ma sei andato via
ed io sono qui,
inghiottito dalla notte
a cercare la tua luce
nell'immenso che mi sovrasta.
Ma tu aspettami sulla porta dell'altra vita,
aspettami ancora un po',
correrò da te
per stringerti come vorrei ora
ed urlarti forte:
t'amo figlio mio.
Composta venerdì 10 luglio 2020
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