La semplicità
È la semplicità la virtù più umana di tutte,
la accarezzi quando ti vesti di scarsa stoffa,
e ti imbottisci di vita.
La scopri quando dimentichi il cellulare a casa
e la metropolitana è troppo affollata
per perderti gli sguardi e i silenzi
di chi ti vede ma non ti sente passare,
ti guarda ma non ascolta i tuoi occhi quando gli incrocia.
La semplicità è il lasciapassare dell'amore,
un voucher omaggio per la felicità,
la medicina perfetta contro la malinconia,
la semplicità... Non si può insegnare ad una macchina,
è troppo semplice perché sia compresa da chi esegue,
da chi corre senza lo scopo di fermarsi un attimo in più
a cogliere i ronzii attorno alle ninfee dei parchi di città.
La semplicità...
Si respira in ogni inverno
quando l'aria si fa greve e
fiocca e scivola la neve
che di tutto si fa scherno:
copre il freddo tutto attorno.
Al fumar dei caminetti,
si addormenta presto il giorno,
gatti e luci sopra i tetti
fan da guida ai più audaci
domatori di silenzi.
Tesi a corde nei toraci,
sinché il corpo li licenzi
stanno i cuori frammentati,
e muti e spenti.
Ravvivati dalle braci,
su, per camini fumosi,
vanno i pensieri focosi,
a caldo e baci.
Eppure c'è chi dice che l'amore sbocci in primavera,
forse confondendolo fra petali di rosa e foglie d'ortica.
Ma la semplicità umana non è di questo avviso:
è nel freddo che si sviluppa la capacità di accogliere calore,
è il desiderio che la neve si sciolga a far diradare le nubi
perché si accenda un nuovo sole e stemperi la vita.
La semplicità che abbiamo accolto
ci ha fatti incontrare in una metropolitana di sguardi,
silenzi,
visti,
sentiti,
ascoltati,
guardati...
Nei tuoi occhi.
Composta lunedì 21 settembre 2020
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