Ci siamo tutti chiusi nelle case
come le buone lumache in letargo
in attesa che il nuovo virus muoia
e l'umanità intera respiri aria buona.
Ci troviamo tra l'incudine e il martello
da quando il virus comanda a bacchetta.
Non siamo liberi di lavorare e incontrarci
perché al virus non piacciono gli abbracci.
La nostra bella terra con i suoi abitanti
sembra un pianeta chiuso nel silenzio
dove il giorno e la notte sono uguali
con poca musica e sogni annegati.
Speriamo che la scienza trovi un rimedio
per fermare tanti dolori e morti a catena.
Sembra che il virus cerchi una vendetta
su questa terra con malattia maledetta.
Composta martedì 10 novembre 2020
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