Natale
Io imprigionato in una gabbia sospesa tra due e più Natali.
Quello che vivo
quello che vorrei
quello che non ho
Non disprezzo quello che vivo, anzi.
Però non posso rinunciare a quello che vorrei, e non posso pensare di non continuare a cercare quello che non ho.
Il futuro è tutto ciò che costruiamo nel presente e nella proiezione di chi ci è stato vicino nel passato.
Se dovessi quindi guardare indietro vedrei natali meravigliosi;
altri pieni di tristezza;
altri ancora spensierati.
Sempre alla ricerca del momento.
Quel momento in cui angoscia e gioia si fondono per cristallizzare il tempo in un istante in cui l'anima si libera diventando parte del tutto.
Basta paura, entusiasmo, noia.
Annullando presente, passato e futuro.
Io ora sono tutto.
Il fiume che scorre,
La nube che si addensa,
Il tuono che assorda,
Il fulmine che illumina.
La nascita.
La morte.
La resurrezione.
Mentre i lapilli sotto la cenere rianimano il fuoco,
il buoi si fa luce;
le nubi si dissolvono;
il cielo si fa rosso di speranza.
Mentre la certezza si libera nell'aria
Il vento diviene tempesta.
Tutto ciò che ero...
... ora non son o più.
Tutto ciò che sono
Ora è consapevolezza!
Mi rialzo guardando in fondo,
oltre l'orizzonte che i miei occhi colmi di lacrime possono vedere.
Vedo un bambino che gioca,
Un ragazzino che studia,
Un adolescente che ama,
Un uomo che si impegna,
Un padre che insegna,
Un nonno che coccola,
Una bara che brucia.
Un ricordo che è retaggio.
Retaggio di ciò che siamo stati;
Dell'amore che abbiamo dato;
Del rispetto che ci siamo guadagnati;
Di ciò che abbiamo lasciato.
Perché qualcuno possa imparare.
Dagli errori commessi.
Dalle scelte fatte.
Dalle certezze disattese.
Dalle speranze perse.
Ma sopratutto dalle azioni che ci hanno reso il ricordo che doniamo.
Amen
Composta venerdì 25 dicembre 2020
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti