Apriamo le finestre alla nuova luce del giorno
perché il cuore ha bisogno di nuovi orizzonti
ascoltando melodie aperte a nuove aurore
e la mente che vola dietro vecchie canzoni.
Il mattino bagnato dalla rugiada della notte
raccoglie anche qualche lacrima amara
che scende su guance d'una donna sola
ricordando i suoi cari morti sepolti soli.
Che tristezza in questa primavera nuova
tarlata da un virus che uccide ancora.
Siamo prigionieri chiusi nelle proprie case
in attesa che giunga l'ora di vivere in pace.
Passano i giorni, passano le ore della notte
con il sospiro di chi aspetta un'altra aurora
con il pensiero trafitto sempre da singhiozzi
che restano prigionieri di molti sogni rotti.
Composta giovedì 30 aprile 2020
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