Era sera tardi quando i pipistrelli strillavano
rincorrendo fantasmi di insetti
sotto le luci di una strada deserta.
Pallide erano le ore di quel giorno senza voce
passato in fretta nei miei occhi
perduti dietro echi di voci morte,
sospiri e lacrime di un amico
che sentiva la morte galoppare.
Fu un giorno di un calendario muto
aprendo il mattino al capezzale
di una donna che aveva vicino la morte
in una silenziosa stanza d'ospedale.
Soli marito e moglie:
lei occhi chiusi e respiro profondo
lui che le stringeva la mano
cosciente che lei stava per viaggiare.
Il silenzio nascondeva i ricordi di una vita:
le lacrime e la bellezza di un'amore che finiva.
Le ultime ore di un lungo viaggiare insieme
pesavano come un macigno nel cuore.
Siamo uomini che baciamo
la vita e la morte
superando i limiti dell'orizzonte
dando un salto su un nuovo orizzonte.
Composta venerdì 30 novembre 2018
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